venerdì 14 agosto 2009

Da Castelnuovo al Giappone con 1212 euro

Polemicamente si nota che nella tradizione italiana molti atti significativi sono fatti dal Governo in pieno agosto quando i cittadini sono distratti dalle ferie e non hanno voglia di occuparsi di politica. Questa percezione è realtà in Val di Cecina. Infatti nella settimana di Ferragosto due Comuni del territorio hanno fatto un annuncio gravissimo per il senso politico che esprime: Pomarance e Castelnuovo escono dal Consorzio turistico della Val di Cecina e Val d’Era per fare promozione turistica da soli.

La cosa accade dopo poche settimane dall’insediamento della Comunità Montana e dalle elezioni più in generale in cui tutti i Sindaci hanno espresso la necessità di un lavoro di zona, collegiale, un lavoro che rilanci la Val di Cecina come forza unica e omogenea. E invece, il primo fatto concreto è fare un passo indietro su quella collegialità. Difficile credere che se ne faranno altri in avanti quando si parlerà di sviluppo industriale e di energie!

Il merito poi è assurdo. I dati dimostrano che negli ultimi anni lo sviluppo turistico più significativo si è avuto nella zona Val di Cecina più che nel Comune di Volterra (che aveva visto un aumento esponenziale negli anni precedenti). Ciò grazie a una politica intelligente e professionale, sviluppata dal Consorzio turistico, in coordinamento con Provincia e Regione, che ha saputo valorizzare e presentare al meglio le risorse della nostra terra: la storia e la cultura, il paesaggio, la salubrità dei nostri luoghi e dei prodotti che ne derivano.
Sono stati sviluppati molti progetti in sinergia pubblico-privato per promuovere il territorio e farlo così crescere. L’idea è giusta: lavorare insieme, creare alleanze e cercare di valorizzarci in modo duraturo nel tempo e incisivo, in un mondo in cui la competizione è globale e tutti siamo sommersi da informazioni e pubblicità.

Pensare che il Comune di Castelnuovo vada a farsi promozione in Giappone è stravagante, a meno che per promozione internazionale non si intenda un occasionale contatto con un casuale collegamento. Di certo i 1212 euro di quota di adesione al Consorzio (così riportava il Tirreno in questi giorni) non sono sufficienti per questo né per mantenere un ufficio aperto mattina e pomeriggio (come annunciato nello stesso articolo).

Quindi, come già fatto solo poche settimane fa, esprimo apprezzamento per il Consorzio turistico e per il suo Presidente Paolo Paterni.

Auspico che questi annunci agostani siano oggetto di ripensamento da parte delle amministrazioni che li hanno fatti.
Il localismo di certe scelte può far effetto in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo ma bisogna essere tutti vigili, anche in Agosto, perché disfare è la cosa più facile di tutte ma ricostruire e costruire ancora meglio dopo diventa sempre più difficile.

La posta in gioco non è solo (e non è poco) una struttura che funziona e che è stata sostenuta con i soldi dei cittadini ma è la comunità, il senso di comunità che pare ci si diverta ad attaccare giorno dopo giorno.

Chiedo al Presidente della Comunità Montana che promuova il massimo possibile di coordinamento fra i cinque Comuni della Val di Cecina perché questo è interesse di tutti i cittadini, per il mantenimento dei servizi e per lo sviluppo economico della zona.

Rosa Dello Sbarba, 15 Agosto 2009